Il digitale per un modello di business circolare: intervista ad Erika Brancato

“La nostra azienda ha di recente aderito all’iniziativa realizzando un proprio “bosco anziedale” in Basilicata, vicino Matera. Lì saranno piantati gli alberi che regaleremo agli invitati ai nostri eventi: 200 specie suddivise in roverella, fragno, orniello e frassino che assorbiranno dall’atmosfera circa 37.000 kg di Co2. Un gesto piccolo, ma simbolico, che vuole sensibilizzare altre persone sul tema”.

Possibilità di mitigare i cambiamenti climatici attraverso la “ricostruzione” delle foreste di alberi, e urgenza di agire. Questi i due aspetti sui quali si focalizza una ricerca pubblicata da alcuni ricercatori del Politecnico di Zurigo e pubblicata su Science e che vuole far riflettere sul ruolo che potrebbero avere gli alberi nel raggiungimento dell’obiettivo 13 di Agenda 2030.

Il report ha rilevato circa 1,7 miliardi di ettari di terra senza alberi, escluse le aree urbane e i campi utilizzati per coltivazioni ad uso alimentare, su cui si potrebbero piantare nuovi alberi. Una superficie che rappresenta l’11% delle terre emerse e che corrisponde a circa la superficie di Stati Uniti e Cina sommate insieme. Lo stesso studio calcola come da un incremento della copertura boschiva di 0,9 miliardi di ettari sarebbe possibile immagazzinare circa 205 gigatonnellate di carbonio.

I Governi devono inserire la riforestazione nelle loro strategie nazionali e farlo adesso” – ha affermato Jean-François Bastin, membro del team di ricerca, che vuole evidenziare il dato secondo il quale la quantità di terra disponibile per la riforestazione diminuisce con l’aumento delle temperature medie globali: anche se il riscaldamento globale fosse contenuto a solo 1,5° entro il 2050, circa 1/5 dell’area disponibile per la riforestazione individuata dallo studio andrebbe perduta, perché troppo ormai diventata troppo calda e inadatta alla messa a dimora di nuovi alberi.

Come contribuire in modo concreto alla riforestazione?

Piantare nuovi alberi è un gesto tramite il quale si può indubbiamente contribuire a uno sviluppo sostenibile. Il come fare lo si può trovare nel progetto Treedom, che consente di creare anche foreste aziendali, adottando e seguendo la crescita degli alberi a distanza.

La nostra azienda – racconta Erika Brancato, responsabile comunicazione B-sistemi – ha di recente aderito all’iniziativa realizzando un proprio “bosco anziedale” in Basilicata, vicino Matera. Lì saranno piantati gli alberi che regaleremo agli invitati ai nostri eventi: 200 specie suddivise in roverella, fragno, orniello e frassino che assorbiranno dall’atmosfera circa 37.000 kg di Co2. Un gesto piccolo, ma simbolico, che vuole sensibilizzare altre persone sul tema”.

Perché Treedom?

Treedom, fondata a Firenze nel 2010, ha coinvolto finora oltre 400mila persone, 2.400 aziende per un totale di 1milione e 100mila alberi piantati in Africa, America Latina, Asia e Italia. La messa a dimora di tutte le piante è curata da contadini locali, in modo da avere ricadute positive anche sul tessuto sociale e imprenditoriale dei territori scelti per la riforestazione. Sono state oltre 65mila le imprese agricole coinvolte nel progetto fino a questo momento.

Ogni albero di Treedom – spiega Erika Brancato – ha una pagina online, viene geolocalizzato e fotografato, può essere custodito o regalato virtualmente a terzi. Grazie a queste caratteristiche, l’albero di Treedom non è qualcosa da dimenticare a evento concluso, ma diventa strumento di comunicazione efficace su temi ai quali come azienda siamo particolarmente attenti”.

Perché piantare alberi adesso?

Proprio in questo momento difficile – continua Brancato – ci sembrava una buona idea pensare di poter ripartire nel dopo pandemia da piccoli gesti, come quello di piantare un albero. Per questa ragione lunedì lanceremo un contest su Linkedin invitando i nostri clienti a rispondere a qualche domanda sui prodotti Dell Technologies per ricevere un codice con il quale piantare un albero nella nostra foresta aziendale B-Green. Piccoli gesti, come abbiamo ripreso anche nell’hashtag del contest, con un valore simbolico importante, visto che riportano l’attenzione sul fattore sostenibilità, ambientale e non solo”.

Ma quanta CO2 emettiamo in un giorno?

Quasi 2 kg sono le emissioni di anidride carbonica che produciamo con una doccia, un piatto di pasta e un bicchiere di vino. Questo solo un esempio di come poter comprendere e calcolare la quantità di emissioni di anidride carbonica derivano dalle nostre attività quotidiane, tramite il portale è possibile farlo, visto che semplicemente inserendo le attività svolte si ha contezza non solo del quanto stiamo contribuendo a emettere CO2, ma anche di quanta possiamo catturarne con gli alberi.

Attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla Rete arriva il messaggio: chiunque può piantare un albero, ovvero chiunque può contribuire a combattere il cambiamento climatico.